Un paziente paraplegico controllava gli elettrodomestici con la forza della mente grazie a un impianto neurale

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Tim Evans ha lavorato per settimane con i ricercatori per insegnare all’interfaccia a riconoscere i segnali unici del cervello, ripetendo ad alta voce ciascuno dei sei comandi che apparivano sullo schermo. Una volta addestrato l’algoritmo di apprendimento profondo della BCI, a Evans è stato chiesto di impartire gli stessi comandi verbali per controllare il pannello di comunicazione in tempo reale, di solito per circa cinque minuti al giorno per i tre mesi successivi.

Oltre a esprimere attraverso il pannello di comunicazione come si sentiva e cosa voleva, Tim è stato in grado di usare la BCI per accendere e spegnere le luci e selezionare i video da guardare su YouTube.

Gli scienziati fanno notare che, a differenza di molti altri studi sulle interfacce neurali, hanno utilizzato elettrodi che non penetrano nel cervello. Questo permette loro di registrare grandi popolazioni di neuroni dalla superficie del cervello, piuttosto che singole cellule. Questo permette di sviluppare un sistema stabile che non ha bisogno di essere costantemente riqualificato. In questo modo, l’approccio offre potenzialmente ai partecipanti la libertà di utilizzare le BCI in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo, senza l’intervento costante di un ricercatore.

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