Come gli avatar 3D saranno utili in diversi settori industriali

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Oggi molte aziende collaborano con la comunità scientifica per creare avatar fotorealistici. Alcune le stanno già utilizzando in ambito lavorativo: ad esempio, un presentatore virtuale generato interamente da reti neurali legge le previsioni del tempo su Svoy TV, e gli ABBA sono tornati sul palco come copie digitali dopo una pausa di 40 anni. Per creare questi “sosia” viene utilizzata una vasta gamma di tecnologie, una delle quali è la computer vision tridimensionale. Ruslan Rakhimov, dottorando presso Skoltech e vincitore del Premio Yandex ML 2022, ci spiega cos’è e dove si usa. I vincitori del 2023 saranno annunciati durante la cerimonia di premiazione che si terrà a dicembre.

Cos’è la computer vision tridimensionale?
La computer vision (CV) consente di identificare e classificare gli oggetti, riconoscere le immagini, tracciare il movimento ed eseguire altri compiti legati alle immagini. Oggi la CV non può essere immaginata senza l’uso delle reti neurali. Possono essere utilizzate, ad esempio, per registrare le infrazioni al codice della strada, fare diagnosi accurate e pianificare il trattamento dei pazienti.

Quando è necessario ottenere una visione completa di un oggetto e farne una copia in 3D, si ricorre alla visione computerizzata 3D, una tecnologia che consente di analizzare ed elaborare non solo un’immagine, ma più immagini degli stessi oggetti (o scene) da diverse angolazioni, e di creare un modello 3D accurato da immagini 2D. In questo modo, qualsiasi cosa, da un vaso di fiori a una figura umana, può essere spostata dal mondo reale a quello virtuale.

Con l’aiuto della computer vision 3D è possibile sia ricostruire oggetti esistenti che crearne di nuovi:

La ricostruzione 3D consente di ripristinare la geometria della forma di un oggetto a partire da fotografie e di ottenere un modello grafico 3D. Questo modello può essere stampato su una stampante 3D o utilizzato per la costruzione. Ad esempio, una replica virtuale basata su 12.450 immagini è stata utilizzata per ricostruire la Cattedrale di Notre Dame a Parigi dopo un incendio.

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