Sondaggi elettorali in Argentina: i sondaggi mostrano un esito incerto, leggero vantaggio per Milei

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A due settimane dal secondo e ultimo turno delle elezioni presidenziali in Argentina del 19 novembre, i sondaggi indicano un leggerissimo vantaggio per il libertario Javier Milei di La Libertad Avanza (LLA), che otterrebbe il 44,1% dei voti. È in vantaggio sul filogovernativo Sergio Massa, attuale Ministro dell’Economia e vincitore al primo turno a capo della coalizione Unión por la Patria (UP), che otterrebbe il 43,5%, con un distacco di appena sei decimi di punto percentuale, secondo la media elaborata da DatosRTVE sugli ultimi sondaggi pubblicati.

Tuttavia, come nel primo turno, ci sono molte differenze tra le previsioni dei diversi sondaggisti, la maggior parte delle quali erano sbagliate al momento, e che aggiungono un grado di incertezza molto elevato a queste medie. Come si può vedere nel grafico sottostante, in cinque degli ultimi sondaggi pubblicati, Milei sarebbe il candidato vincente, con un vantaggio tra i tre e i quattro punti su Massa, mentre in altri tre l’attuale Ministro dell’Economia sarebbe il vincitore, anche se con una forbice molto eterogenea per quanto riguarda i voti stimati per il candidato libertario.

Di questi sondaggisti, CIGP e Atlas Intel avevano ragione al primo turno quando avevano previsto che Sergio Massa sarebbe stato il candidato con più voti. In questa occasione, entrambi concordano sul fatto che Milei sarebbe stato il candidato vincente, con un vantaggio rispettivamente di 2,6 e 3,8 punti.

In ogni caso, dopo il secondo turno delle elezioni presidenziali del 19 novembre, ci sarà un vincitore che sarà il prossimo capo di Stato in Argentina e succederà ad Alberto Fernández dal 10 dicembre fino al 2027. Fino ad allora, i candidati hanno intrapreso un’intensa campagna per conquistare il voto in questo tratto finale della campagna elettorale, con una tappa fondamentale nel dibattito obbligatorio di domenica 12 novembre.

Sorpresa al primo turno
I risultati del primo turno, tenutosi il 22 ottobre, sono stati una sorpresa. Il candidato più votato è stato il filogovernativo Sergio Massa, con il 36,7% dei consensi, seguito dal candidato di estrema destra Javier Milei, con il 30%, con il 98% dei seggi scrutinati.

Sebbene i sondaggi prevedessero che entrambi sarebbero andati al secondo turno o al ballottaggio, la maggior parte aveva previsto che Milei sarebbe stato il più votato, come lo era stato ad agosto nelle elezioni primarie (elezioni PASO). Tuttavia, con un’affluenza alle urne di circa il 77%, gli argentini hanno piazzato al primo posto il candidato della coalizione di governo, Unión por la Patria.

Massa, che nelle elezioni PASO aveva vinto solo in cinque province, al primo turno ha vinto in 13, che rappresentano il 65% della popolazione, mentre il partito di Milei, La Libertad Avanza, è passato da 16 province a dieci.

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