Flessioni da terra: benefici, tipologie e controindicazioni

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Come eseguire correttamente le flessioni
È importante ricordare la tecnica di esecuzione.

È la tecnica corretta degli esercizi che aiuta a caricare i muscoli necessari e a evitare lesioni.

Innanzitutto, è bene prestare attenzione alla posizione delle mani. Assicurarsi che l’angolo tra il busto e l’articolazione della spalla non sia di 90 gradi. Dovrebbe essere di circa 75 gradi. In questo modo si riduce al minimo il carico sull’articolazione della spalla, che è soggetta a lesioni.

La seconda cosa da ricordare è la posizione della parte bassa della schiena. Non si può flettere, altrimenti il giorno dopo si avranno sensazioni dolorose che porteranno a ulteriori patologie.

Non è necessario fare flessioni tutti i giorni, perché i muscoli crescono quando si recupera, non quando ci si allena. Se ci si allena tutti i giorni, si può arrivare a uno stato di sovrallenamento e di affaticamento. L’approccio competente è quello di tre volte alla settimana. In questo modo si rafforza la parte superiore del cingolo scapolare, ovvero i muscoli pettorali, il delta anteriore della spalla, i tricipiti, ma anche i muscoli della corteccia e della parte bassa della schiena, anch’essi coinvolti in questo tipo di allenamento.

Il muscolo bersaglio è spesso il grande pettorale, ma se si modifica la tecnica, il carico può essere spostato sul tricipite della spalla o enfatizzare i muscoli pettorali superiori e inferiori.

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